Malattia INPS 

(Una cosa seria)

CARISSIMI, LA RICHIESTA DI CERTIFICATO DI MALATTIA E' UNA COSA SERIA DOVE MOLTO SPESSO SI INCRINA IL RAPPORTO DI FIDUCIA MEDICO-PAZIENTE, IMPORTANTE ESSERE INFORMATI.

Si ricorda che il Medico certificante, ritenuto, dalla Giurisprudenza corrente, essere "Pubblico Ufficiale", attesti una malattia inesistente od un falso aggravamento di una patologia, commette il reato di "Falso in atto pubblico" (Sentenza n. 352 del 18 marzo 1999 della V Sezione Penale della Suprema Corte di\ Cassazione) ed, in concorso con il lavoratore suo assistito, anche i.l reato di "Truffa aggravata" (Art. 640, II comma C.P.) ai danni dell'Istituto Previdenziale e del datore di lavoro.

si chiede ai pazienti di evitare di richiedere giorni Malattia  con leggerezza (mal di gola) al fine di non deteriorare l'importante rapporto di Fiducia Medico-paziente, in quanto il Medico  è un Professionista di LIBERA Scelta.



La certificazione di Malattia INPS deve avvenire a seguito di visita Medica Ambulatoriale, si chiede pertanto di  recarsi presso lo studio nell'ultima mezz'ora dello studio previa effettuazione di test covid Negativo.

 Solo in caso di test covid positivo, al fine di evitare contatti in sala di attesa con altri pazienti, si chiede di inviare una mail entro le 11 al seguente indirizzo, e sarete ricontattati per definire il da farsi :

STUDIOMEDICOSETTIMO.MALATTIA@GMAIL.COM

Inserendo i propri dati e numero di telefono, codice fiscale e una breve descrizione della sintomatologia.


Inoltre molto importante ricordare che l'emissione del certificato di Malattia deve essere fatta dal Medico che prende in carico il paziente, pertanto il Medico non può emettere certificato di malattia se il paziente è stato visitato da un'altro Medico (privato, Pubblico, specialista, pronto soccorso, prericoveri, ricoveri, pratiche odontoiatriche) che è tenuto ad emettere tale certificato per il periodo che ritiene opportuno.


(TUTTI I MEDICI DEL TERRITORIO ITALIANO SONO ABILITATI ALL'EMISSIONE CERTIFICATO INPS TRAMITE IL SISTEMA TS RAGGIUNGIBILE ANCHE DA SMARTPHONE DAL MEDICO)

SE UN MEDICO SI RIFIUTA DI EMETTERE CERTIFICATO DI MALATTIA COMPIE REATO PENALE DI 

"OMISSIONE DI ATTI D'UFFICIO"

Il Medico di Medicina Generale non può certificare periodi di malattia prescritti da altri Medici.

Se un Medico non ha fatto la diagnosi personalmente e rilascia comunque il certificato di malattia compie a sua volta, nel trascrivere la certificazione, un illecito penale ovvero il "reato di falso ideologico".


VI PREGO DI NON INSISTERE PER EVITARE INUTILI DISCUSSIONI




ARTICOLO SU "QUOTIDIANO SANITA'" presidente Omceo di Udine, Gian Luigi Tiberio

Sono frequenti i casi in cui un paziente che viene sottoposto a un intervento chirurgico, ma anche odontoiatrico, oppure una visita specialistica, sia nelle strutture pubbliche, sia in quelle private, riceva un referto con la diagnosi, la terapia e la prognosi con l'indicazione dei giorni di riposo. Ma il certificato medico che dà diritto ai giorni di malattia e che serve all'INPS va emesso dal medico che ha effettuato la diagnosi e che ha seguito il paziente, non importa se di una struttura pubblica o privata. 

- spiega Tiberio - quel resoconto non rappresenta il certificato di malattia INPS che serve a giustificare l'assenza dal lavoro e questa mancanza porta necessariamente il paziente a rivolgersi al medico di famiglia per poterlo ottenere.

Invece, il certificato che serve all'INPS deve essere rilasciato dal medico che ha in carico il paziente, senza distinzioni se medico di una struttura pubblica o privata. In caso contrario si commette un illecito disciplinare, (omissione di atti d'ufficio), perseguibile penalmente, una violazione del codice deontologico, oltre a determinare una cattiva gestione del paziente stesso, che viene rimandato da un medico all'altro per ottenere il certificato". Sbagliato, in questi casi, rivolgersi al proprio medico di famiglia: quest'ultimo, se non ha fatto la diagnosi personalmente e rilascia comunque il certificato di malattia - spiega ancora Tiberio - compie a sua volta, nel trascrivere la certificazione, un illecito penale ovvero il reato di falso ideologico.

La legge, in vigore da molti anni, parla chiaro: il dovere di emettere il certificato spetta al medico che ha in gestione il paziente, anche se si tratta di una visita. Per facilitare questo compito, inoltre, è stata introdotta la certificazione telematica, prevista per legge e per tutti i medici, ma purtroppo, ancora ampiamente disattesa. L'invio del certificato telematico è possibile attraverso il portale continuità della cura, o attraverso il sito del sistema TS che da alcuni mesi permette l'accesso anche, con lo smartphone, tramite SPID o CIE.